IL DENARI IERI OGGI DOMANI.

Osservazioni per lo studio e la ricerca di un nuovo benessere.

1° Capitolo. A.B.C.D.  (2':42")

Sguardo al panorama globale.

 

1° A. Se poniamo uno sguardo panoramico sulla civiltà globale e ai sistemi di scambio, osserviamo che i modi di pensare, le strategie ed i sistemi economici che hanno reso possibile l’era industriale, hanno anche alimentato la miriade di crisi che sono ovunque intorno a noi: una grande instabilità finanziaria, lo sfaldamento della comunità, crescenti disparità della ricchezza, guerre per le risorse. Effetti collaterali che coinvolgono la stragrande maggioranza di persone, a fronte di benefici riservati a pochi.

1° B. Vediamo la natura sbeffeggiata e depauperata, popolazioni sospinte a migrazioni, guerre e guerriglie ovunque. Nella gestione della globalità, non si tiene minimo conto, delle comunità locali e tanto meno delle persone. Notiamo che le molteplici attività di sviluppo espresse non sono ancora riuscite a raggiungere l’obiettivo di un diffuso benessere.

1° C.  L’umanità si trova in una congiuntura critica. “La civiltà ha bisogno di un nuovo sistema operativo”, le regole socio-economiche entro le quali operiamo sono state create secondo una visione del mondo che non identifica la terra come un sistema vivente e non riconosce che ogni forma di vita ha un suo valore e proposito nel sostenere la vita circostante. Abbiamo inavvertitamente danneggiato noi stessi ed i nostri interessi e messo in pericolo il futuro nostro e dei nostri figli.

1° D.  I nostri sistemi alimentari, energetici, sanitari, educativi, economici e finanziari tendono ad indebolirci, comprimerci e limitarci con segni sempre più forti. Se cerchiamo nel panorama globale le origini e le radici di questi effetti collaterali prodotti da questa nostra civiltà, riscontriamo che gli aspetti restrittivi nei quali viviamo, sono determinati dalle finalità e obiettivi, dati a quel concetto, a quella bella invenzione che è il denaro, attraverso un sistema e sistemi monetari che nel tempo si sono viepiù deteriorati incanalandosi nella spirale della speculazione.