IL DENARI IERI OGGI DOMANI.

Osservazioni per lo studio e la ricerca di un nuovo benessere.

4° Capitolo.  A. B. C. D. E. F.  (5':13")

Elementi sottostanti al sistema monetario corrente.

4° A. I nostri sistemi monetari moderni hanno in comune il fatto di essere un monopolio “nazionale” imposto dai governi su un singolo tipo di moneta, creata dalle banche centrali e prestata a tassi di interesse positivi, che viene naturalmente o artificialmente mantenuta scarsa come se fosse un prodotto da salvaguardarne il mercato. Anche se queste particolari caratteristiche  del nostro sistema monetario hanno permesso l’accumulazione di capitale che ha reso possibile l’industrializzazione durante l’era moderna, esse hanno causato anche un certo numero di effetti collaterali subdoli nascosti ma dalla vasta portata.

4° B. L’uso dell’interesse positivo è fortemente responsabile di: (1) orientare la mentalità a breve e lungo termine verso decisioni economiche speculative; (2) condizionare l’incessante urgenza di crescita economica che alimenta l’iper-consumismo; (3) aumentare crescenti iniquità e disparità sociali; (4) sollecitare l’avidità con dilaganti azioni delinquenziali singole o organizzate che vanno regolarmente in prima pagina sui nostri media; (5) favorire l’indebolimento della comunità con l’erosione dei legami sociali; (6) sospingere a contrapposizioni per una visione di interessi ristretti e momentanei anziché generali e di ampio raggio; (7) demolire la complessità dell’ uomo per ridurlo a semplice consumatore.

4° C. Una panoramica molto ampia di personaggi ed economisti di diversa estrazione ha descritto, spiegato e statisticamente esposto in che modo le finalità delle monete a interesse positivo speculativo falsino la competizione del libero mercato, erodano la quantità e qualità dei servizi e favoriscano poche persone, sospingendo in ristrettezze e povertà molte.

4° D.  Il sistema monetario, con l’uso monopolistico di emissione di monete a interesse positivo con deriva speculativa, sono state create e realizzate per certi propositi ma non per altri. Il proposito sottostante dell’ Euro è quello di equilibrare facilitare e favorire i flussi commerciali internazionali legati della globalizzazione e alle materie prime ed è complementare ad altre convenzionali monete internazionali, (dollaro americano, sterlina Inglese, yen giapponese, yuan cinese ) ma non facilita ne favorisce adeguatamente i flussi all’interno di ogni tipo di comunità minore presente all’interno dello stato che riconosce fiducia nei propositi dell’Euro.

4° E. L’Euro è parte dello spettro di monete, che internazionalmente possono realizzare e portare a termine il proposito di complementarietà a quei livelli di globalità. In realtà più circoscritte e vicine a noi il modello è lo stesso, localmente l’Euro non soddisfa certe necessità (come se globalmente si subissero le finalità di una sola moneta) e subentra la necessità di realizzare equilibri e adeguati flussi di scambio con specifici propositi e solidali finalità.

4° F. Il nostro sistema monetario, quello che ruota più vicino a noi, quello locale, all’interno di quello globale; non presenta alcuna complementarietà. Come risultato l’euro non è in grado di risolvere il problema della povertà poiché non è quella la sua finalità, anzi ostacola e trattiene le nostre energie creative, e ci mantiene intrappolati in un mondo di scarsità e patimento, quando invece abbiamo l’effettiva possibilità di realizzare specifiche finalità nella realtà economica a noi vicina, una realtà molto differente da quella globale. Possiamo realizzare nelle nostre realtà minori, locali, specifiche finalità con un sistema monetario complementare solidale a credito.